Martina Navratilova nel team di Agnieszka Radwanska

Martina Navratilova e Agnieszka Radwanska, nuovi stimoli per tutti: per Martina come allenatrice, per Aga come giocatrice, per noi come tifosi, che sentiamo già salire un insensato entusiasmo. Speriamo duri

Martina Navratilova entra a far parte del team di Agnieszka Radwanska. Rimane sempre il dubbio che queste operazioni, cioè vecchie glorie che allenano nuove star, siano più operazioni di marketing che frutto di reali esigenze tecniche. Tanto più che, in questo caso, il problema di Aga è palese: una cronica mancanza di potenza dei colpi. Riesce difficile credere che Navratilova riesca a colmare questo gap con le giocatrici più quotate, eppure, da tifoso, io sono contento di questo matrimonio. Provo ad elencare qualche ragione del mio insensato entusiasmo:

Qualcosa andava cambiato. Nelle ultime uscite Radwanska è parsa sfiduciata, in una lettura più maliziosa, svogliata. Un’icona come Martina potrebbe dare una sferzata all’umore della polacca, facendola magari entrare in campo con un po’ più di convinzione
– Lo scopo di questo inserimento è riuscire a vincere uno slam. Non andatelo a dire a chi è convinto che questa ipotesi sia fantascienza, però in effetti parrebbe il vero chiodo fisso di Aga. Come non capirla, essere lì lì e non riuscirci mai è frustrante. Non credo che lo slam si possa vincere per scienza infusa, però, tutto sommato, Navratilova qualcuno l’ha vinto, quindi perché non provare ad ascoltare cosa ne pensa
– Quando il deficit di potenza è palese come quello di Radwanska, è necessario trovare alternative di gioco. La polacca ci prova da sempre, offrendo una varietà di gioco non comune tra le ragazze. Però mi pare che sfrutti poco la rete. Eppure non le manca certo il tocco, le volée non sono uno spauracchio come per quasi tutte le altre. Fosse che Martina la stacchi un po’ di più da quella linea di fondo?
– Diciamocelo, vedere Martina Navratilova nei pressi di un campo da tennis è sempre bello, se poi è nell’angolo della tennista che si tifa è già di per sé entusiasmante
– Con questa mossa dà un altro bello stimolo ai cattolici polacchi, che in passato l’hanno criticata per alcune foto osé apparse su una rivista, ed ora si ritrovano nel team una lesbica: per tutto il resto ci sarà pure Mastercard, ma per stimolare il bigottismo esiste poco altro di meglio

Dunque: forza Aga! Insegui fino alla fine il sogno impossibile di uno slam, a noi basta vederti giocare e, nei cambi di campo, vedere Martina che si preoccupa per te.

Su Giuseppe Ponissa

Aga la maga; racchetta come bacchetta magica a magheggiare armonie irriverenti; manina delicata e nobile; sontuose invenzioni su letto di intelligenza tattica; volée amabilmente retrò; tessitrice ipnotica; smorzate naturali come carezze; sofferenza sui teloni; luogo della mente; ninfa incerottata; fantasia di ricami; lettera scritta a mano; ultima sigaretta della serata.

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