marc marquez vince il gp di austin

MotoGP 2018, le pagelle del GP di Austin – Marquez imperiale, Iannone terzo, Dovizioso primo in classifica

GP delle Americhe, le pagelle – Ad Austin vince Marquez dopo una cavalcata che suggella un weekend in costante controllo. Seguono Vinales e un grande Andrea Iannone che si riporta sul podio con una gara aggressiva e intelligente. Quarto Rossi, quinto Andrea Dovizioso, il primo delle Ducati

Le Pagelle del GP di Austin

Marc Marquez 10 – La Commissione gara gli scippa la pole, ma si tratta di una perdita che vale solo per le statistiche. La realtà è che Marquez ad Austin fa letteralmente “il cazzo che gli pare” e oggi lo ha dimostrato prendendo il largo a inizio gara dopo essersi scrollato di dosso il fastidio Iannone. Il resto, come detto, è una cavalcata trionfale che lo porta a una vittoria che pareva scontata fin dal venerdì. Parlare di Marquez è sempre pericoloso: si gode sempre a vederlo a correre così e allo stesso tempo si teme che possa demolire il campionato rendendolo di una noia mortale. Meno male che ogni tanto fa qualche cazzata. 

Maverick Vinales 9 – Lo spagnolo beneficia di una pole position ininfluente con un Marquez in questo stato di forma. Però il suo lo fa e finalmente sono riapparsi alcuni lampi del pilota spettacolare che abbiamo visto a inizio dello scorso anno. Il suo secondo posto vale tanto, non solo per la classifica, ma più che altro per il morale. Bentornato.

Andrea Iannone 8 – La sua progressiva somiglianza (inquietante, lo ripeto) con un ibrido a metà strada tra Corona e Stallone è qualcosa di difficile da dimenticare. Epperò, il buon Iannone oggi ha guidato alla Iannone e per un attimo ci ha fatto scordare il gossip e ci ha riportato alla mente i tempi gagliardi delle Moto2, dove il pilota di Vasto era l’unico in grado di dare fastidio allo strapotere di Marquez. L’illusione dura poco, giusto il tempo di un tentativo di sorpasso alla speraindio, ma la gara di Andrea è comunque stupenda e noi siamo felicissimi. Alla fine fa terzo, un podio che vale oro. Al parco chiuso ha sfoderato la solita evve, ma ci sarebbe un sacco piaciuto vederlo rubare il microfono e sentirlo urlare:  “Beleeeeeeeeeeen”

Valentino Rossi 8 – Parte quinto e arriva quarto. Non è stato trascendentale in tutto il weekend, ergo non si poteva sperare che potesse fare qualcosa di più oggi. La sua era una gara ampiamente in difesa e oggi si è limitato a incamerare punti preziosi, un bene per la classifica.

Ducati 6 – Che dire: le gare sono anche questo, ci sono circuiti in cui si domina e altri in cui è necessario difendersi. Oggi Dovizioso ha fatto quello che ha potuto, ha limitato i danni e si è portato a casa un quinto posto battagliando alla grande con Zarco. Lorenzo voto “boh”: parte male e poi viene risucchiato nel mezzo del gruppone non riuscendo mai a liberarsene. Noi ti aspettiamo ancora eh, ci mancherebbe, ma tu, cribbio, è il caso che ti dia una mossa.

Johann Zarco 6 – Dovizioso lo regola ma la sensazione è che questo pilota abbia le carte per ambire sempre a qualcosa di più, ma che non sappia mai quale scegliere per vincere la mano. È irruento, non ci piove (e  Pedrosa lo sa bene: voto 10 per il coraggio), ha talento e questo è indubbio, però gli manca sempre quello zic per trasformarsi in un crack. Secondo me manca poco, ma adesso è ancora lontano. In più, a vederlo entrare così deciso su chiunque la sensazione è che non chiamandosi Marquez le sue sportellate abbiano un peso decisamente minore, per lo meno agli occhi della “proverbiale rigidità” della Commissione Gara. 

Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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