Formula 1 2016, pagelle GP Azerbaijan – Rosberg domina – Calendario e orari TV

F1 2016 GP Baku, il tedesco della Mercedes vince su Vette e su Perez, incredibile terzo. Ai piedi del podio si ferma Raikkonen, grande uomo squadra. Quinto Hamilton, anonimo per tutta gara. 

In Azerbaijan Rosberg va come il vento. Gran Chelem per il tedesco sul circuito cittadino di Baku che ha ospitato la 23ma edizione del Gran Premio d’Europa. Il pilota della Mercedes piglia tutto: pole position, giro veloce e quinta vittoria stagionale. È la prima volta che la Formula 1 approda in Azerbaijan su un circuito cittadino velocissimo con il rettilineo più lungo del campionato, ben 2 km lungo i quali si raggiungono quasi i 400 km/h. Non sono bastati i muretti, i saliscendi e le curve cieche nella città vecchia a farci rimanere svegli. Partenza troppo tranquilla e superiorità imbarazzante di Rosberg che tra un giro veloce e l’altro dava pure un’occhiata alle vetrine della Boulevard. Secondo posto per Vettel (voto otto) che più di così non avrebbe potuto proprio fare vista la netta inferiorità della sua Ferrari rispetto alle Mercedes. Il quattro volte campione del mondo deve avere ancora tanta pazienza e aspettare che Arrivabene arrivi con una monoposto che non sia solo, quando va bene, la prima degli ultimi. Da applausi l’incredibile terzo posto e l’intero weekend di Sergio Perez (voto nove).

Ieri in qualifica, su una monoposto velocissima per l’occasione rinominata Air Force India, ha fatto segnare il secondo tempo e nonostante la retrocessione in settima posizione per la sostituzione del cambio dopo un incidente nelle prove libere, il messicano è riuscito a risalire fino al terzo posto superando all’ultimo giro Kimi Raikkonen. Perez continua nel suo intento di voler ricostruire una carriera messa in discussione negli ultimi anni dalle bocciature arrivate da McLaren e Ferrari che lo hanno spinto a ripiegare sulla Force India. Vuole essere lì tra i candidati papabili a sostituire Kimi Raikkonen quando a Maranello decideranno di affrontare l’argomento.

Il destino di Kimi d’altronde è nelle sue stesse mani. Dipenderà tutto dalla sua costanza e dai risultati in gara ovviamente. Oggi, quarto all’arrivo, ha corso uno dei suoi Gran Premi migliori. Ad un certo punto della gara si è trovato secondo davanti al suo compagno al quale ha ceduto la posizione dopo il team order arrivato dal muretto. Chapeau per lui (voto sette) che in questi anni ha sicuramente dimostrato di saper fare gioco di squadra. E’ stato aggressivo e ha tenuto a bada, fino all’ultima tornata, l’ingombrante Perez con una gomma che di giri ne aveva accumulati ben 43. Solo quinto Hamilton rimasto completamente anonimo per tutta la gara. Partito decimo dopo che in qualifica ha baciato uno dei tanti muretti, è risalito fino alla quinta posizione e lì è rimasto fino all’arrivo. Dice di non aver trovato il mood giusto. In realtà non è riuscito a trovare il “manettino” sul volante finito su una posizione sbagliata che non faceva andare la macchina. Ha cercato pure di chiedere un suggerimento ai suoi ingegneri che per regolamento non l’hanno potuto aiutare. Anonimi pure i due della RedBull Verstappen (ottavo all’arrivo, voto cinque) e Ricciardo (settimo all’arrivo, voto cinque) quest’ultimo partito secondo su una monoposto troppo scarica e difficile da guidare. Rosberg rimane leader del mondiale, seguono Hamilton sempre alla ricerca dell’umiltà perduta e i due Ferraristi Vettel e Kimi Raikkonen. Il mondiale è ancora lungo e tutto è possibile ma il distacco dalla Mercedes diventa un fardello sempre più pesante. CLICCA QUI per conoscere il calendario e gli orari TV della stagione F1 2016.

Su rossopero

Rosso perché a circa otto anni dicevo ai miei che da grande sarei diventato un pilota della Ferrari ( con mio padre che mi accompagnava ogni volta dal medico sperando in una cura). Però perché una volta guarito, mi sono dedicato ai primi esperimenti con la corrente elettrica iniziando a infilare le dita nelle prese, gironzolando a piedi nudi per casa. Con una percezione del rischio completamente azzerata e spinto da questa strana curiosità per le cose elettriche, ho preso la laurea in ingegneria dando fondo a tutti i miei risparmi. Rossoperò perché oggi mi ritrovo a lavorare sulle automobili, passando anche da Maranello, a un passo da quello che è stato il mio sogno. Seguo assiduamente la F1 e suono il sassofono…come non essere felice!

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