Formula 1 2015 GP Shanghai – Dalla Cina, Hamilton con furore!

Formula 1 GP Shanghai 2015 – Al terzo appuntamento del mondiale di F1 non poteva mancare la Cina questa terra affascinante e conturbante, la terra della moltitudine dove l’arte del combattere è fondamentale. È qui che i soldati dell’imperatore Ecclestone si sono sfidati, su un circuito lungo 5.451 metri, nel bel mezzo di una zona paludosa della periferia di Shanghai. La Mercedes fa doppietta, ma la Ferrari, terza al traguardo, dimostra ancora una volta di essere solida

Hermann Tilke (architetto tedesco che ha firmato diversi autodromi in giro per il mondo), nel disegnare questa pista, non si è fatto mancare nulla: curve lente a destra e a sinistra, curvoni veloci e un lunghissimo rettilineo (1,2 km); è un circuito sul quale il motore gioca un ruolo fondamentale e riesce a esprimere al massimo le sue qualità; è per questo che Hamilton (1° all’arrivo) avrà dormito sonni tranquilli in questo weekend. Tra un involtino primavera e un riso cantonese avrà pensato: “Tanto io sono quello che ce l’ha più grosso (il motore), posso fare quello che mi pare”. Infatti non ha lasciato nè una briciola ai suoi avversari nè si è dovuto sforzare di conservare le gomme perché a questo ci ha pensato la temperature decisamente più bassa rispetto alla Malesia. Rosberg (2° all’arrivo) ce la mette tutta ma sente il peso dell’ ennesima disfatta sullo scontro diretto con il compagno di squadra e per giustificarsi ai microfoni dice: “Sono stato rallentato da Hamilton”…Cosa? Nel caso non si fosse capito: a due giri dalla fine, il distacco era di ben sei secondi che per una F1 è una eternità (giusto per chiarire: è come essere rallentati da una macchina che viaggia in prossimità di Casalpusterlengo quando hai appena imboccato l’A1 a Melegnano, a voi l’analisi statistica!). Certo nel momento in cui è entrata la Safety Car (per permettere ai commissari di rimuovere la Toro Rosso che Verstappen ha dovuto parcheggiare in pista per problemi al motore) tutte le macchine hanno dovuto rallentare e accodarsi, ma caro Rosberg, Hamilton non rallentava volontariamente, rallentava per rispettare il regolamento! Tornando ai risultati, Vettel (3° all’arrivo) si è guadagnato giustamente il terzo podio consecutivo su una Ferrari che su gomma gialla (morbida), durante la prima parte di gara, ha fatto registrare tempi interessanti ma che su gomma bianca (media) non è stata all’altezza della Mercedes. Meglio di Vettel e di Rosberg è stato l’altro Ferrarista Raikkonen (4° all’arrivo) il quale ha fatto un’ ottima partenza, da campione del mondo, superando in un colpo solo Massa (5° all’arrivo) e Bottas (6° all’arrivo), e confermandosi migliore interprete della gomma bianca. Partenza disastrosa per Ricciardo (9° all’arrivo) e crisi nera per le monoposto di Kvyat, Sainz e Verstappen a causa dei gravi problemi di affidabilità del motore Renault. Per chi volesse qualche notizia dell’ex ferrarista Alonso (12° all’arrivo) possiamo solo ricordare i grandi successi del passato.

La Ferrari si conferma seconda forza del mondiale ma da quello che abbiamo visto in Cina dobbiamo sperare che i prossimi gran premi siano molto, molto caldi. Ben venga il Bahrein!

Su rossopero

Rosso perché a circa otto anni dicevo ai miei che da grande sarei diventato un pilota della Ferrari ( con mio padre che mi accompagnava ogni volta dal medico sperando in una cura). Però perché una volta guarito, mi sono dedicato ai primi esperimenti con la corrente elettrica iniziando a infilare le dita nelle prese, gironzolando a piedi nudi per casa. Con una percezione del rischio completamente azzerata e spinto da questa strana curiosità per le cose elettriche, ho preso la laurea in ingegneria dando fondo a tutti i miei risparmi. Rossoperò perché oggi mi ritrovo a lavorare sulle automobili, passando anche da Maranello, a un passo da quello che è stato il mio sogno. Seguo assiduamente la F1 e suono il sassofono…come non essere felice!

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