Il sabotatore di campane - Paolo Pasi

Rassegna stampa – Il sabotatore di campane di Paolo Pasi

Ecco una selezione di recensioni (leggi la nostra) de Il sabotatore di campanedi Paolo Pasi (vai alle citazioni).

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La lettrice rampante

Ci sono dei libri che ti lasciano semplicemente senza parole e che per quanto tu ti possa sforzare sai che non riuscirai mai a mettere per iscritto tutto quello che ti hanno trasmesso e ti hanno lasciato. Non succede tanto spesso, non tutti i libri hanno questo potere. Ci si accorge di trovarsi di fronte a uno di essi già mentre si legge, dopo poche pagine. Ci si ritrova immersi, diventa impossibile staccarsene e si arriva alla fine con uno strano senso di tristezza.

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Solo libri belli

Questa è una storia divisa a metà. Da una parte gli ideali di un vecchio anarchico, la storia della sua vita travagliata, le sue lotte e i suoi errori; dall’altra gli abitanti di un paesino che si ritrovano a recitare una farsa pur di uscire dall’anonimato.

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Fahrenheit – Radio 3

Sindaco e assessori sono preoccupati: la popolazione diminuisce di anno in anno e loro rischiano la poltrona se il comune verrà declassato a frazione. Un orologiaio anarchico, meglio conosciuto come il “sabotatore di campane”, accenderà i riflettori su Roccapelata. Da tempo Gaetano Gurradi è in cammino per spegnere la voce di Dio in ricordo di un eccidio dimenticato. Stavolta, proprio quando sta per mettere a segno il “colpo”, viene scoperto sul fatto dal parroco che, dopo una colluttazione, scivola giù per le scale e muore. L’anarchico si costituisce. Nessuno gli crede.

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Mangialibri

Lamberto Franchini è il sindaco di Roccapelata, un paese in via d’estinzione, un luogo con più croci che abitanti, più cugini che amministratori, che solo dieci abitanti separano dall’essere ridotto a frazione. Niente più assessorati, gettoni di presenza, auto blu, solo lo spettro della comunità montana a far da padrona, a calare la propria ombra minacciosa. Gaetano Gurradi è un orologiaio anarchico, viaggiatore notturno e misterioso che si aggira per i paesi con l’intento di far tacere la “voce di Dio” distruggendo le campane che la diffondono per ricordare i morti dimenticati, in memoria di un eccidio che nessuno ricorda più.

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Il Fatto Quotidiano

Si tratta di un romanzo romantico, coraggioso, originale e struggente. Una storia grottesca a tinte noir che si prende gioco della contemporanea e subdola società civile nostrana (che fa di tutto per diventare massmediatica) e che tributa dignità e valore al pensiero anarchico, sia quello consapevole che a quello inconsapevole. Una trama che si snoda tra il presente dell’assurda indagine giudiziaria con i suoi meschini e patetici protagonisti e il percorso dell’orologiaio, un uomo buono, che attraversando l’Italia e l’Europa in cerca di giustizia fa conoscere al lettore i sentimenti di rivalsa di chi ha vissuto il Dopoguerra, la Milano ancora non colonizzata dai mocassini e dagli aperitivi, la Amsterdam dei provocanti Provos, l’ignobile vicenda di Piazza Fontana, i caotici anni Settanta, le comuni svizzere, l’Italia da Bere, lo smarrimento senza fiato del mondo globalizzato.

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