Estate cafona 2016 – Non cambiamo mai

Vi concedo d’immaginarmi fantozziana, intenta a picchiettare i tasti con canotta pataccata di sugo oppure da casalinga del Jersey con cotonatura e nail art violenta, magari assuefatta dai fumi della lacca o dallo smalto tono fluo-addetto-Anas. Ma lasciatemi sfogare, ve ne prego.

Fate voi, vi lascio la massima libertà, alla pari di quella che ha permesso atteggiamenti e pensieri di life-style in questa estate così zotica e ricca di spunti per una sceneggiatura alla “Sapore di Mare. Oggi”. Perché la triste cartolina che arriva è quella di una combriccola di personaggi non baronetti, con punte di cafoneria da far invidia a Er Patata.

Maleducazione, atteggiamenti esasperati in cerca di notorietà fittizia e racconti che arrivano dal nostro Bel Paese che non ci fanno affatto onore, anzi peggiorano la nostra immagine all’estero che, va detto, già vacilla a colpi di pizza, mafia e mandolino.

Ignoranza, è questo l’elemento fondamentale da aggiungere alla lista di ciò che ci caratterizza, che è madre di quelli che probabilmente erano in mezzo al mare e intonavano fieri “Andiamo a comandare”, capolavoro canoro di rara bruttezza tanto amato e utilizzato negli hashtag per dichiarare guerra negli atteggiamenti goliardici.

Le notizie che ci sono arrivate sono le più disparate: abbiamo le truffe online e il sesso rocambolesco sul bagnasciuga sbalordito di una spiaggia. Accoppiamenti da conigli sotto gli occhi di bambini che facevano ingenuamente i castelli di sabbia e adulti che non sapevano come raccontare il fatto.

Gente che organizzava vacanze inesistenti raggirando malcapitati e lasciatemelo dire, sprovveduti vacanzieri, promettendo alloggi da mille e una notte, per poi intascare i soldi e scappare.

E mica solo nelle località marittime, è successo anche sulle alte vette del Trentino, ma le altezze non sono mica da meno nella super gettonata Gallipoli.

Ridente cittadina del litorale pugliese presa di mira da branchi di personaggi dall’esuberanza facile e che sembra, a quanto pare, non esistere nel resto dell’anno.

Cosa succede a Gallipoli dopo agosto? La mettono via con i materassini e gli ombrelloni?

Ditemelo vi prego.

Ma il cafone è itinerante e quindi si sposta.

Magari su un comodo Frecciarossa nel quale pensa bene di togliersi le scarpe e profumare il vagone intero con il petaloso aroma delle sue zampette adagiate sul sedile, manco fosse dall’estetista.

Oppure urlando al cellulare, raccontando il piano diabolico nel cacciare la gnocca e scroccare la vacanza, il tutto deliziato dagli ultimi colpi del calciomercato. Poi potrebbe darsi che arrivi a Venezia e decida di bivaccare con tenda canadese e sacco a pelo nei campielli, facendosi anche un tuffo nel canale.

Why not? Nell’estate dei riconoscimenti olimpici in vasca, emulare la Pellegrini e la Cagnotto è un attimo: ti trovi così davanti a desnude donzelle che nuotano in Piazza Navona a Roma e rubano le monete nella Fontana di Trevi, tutto ben documentato dall’immancabile selfie ignorante.

O arrivare a Formentera a bordo di uno yacth e sparare un razzo di segnalazione verso la costa incontaminata, dando fuoco a parte dell’isolotto d’Espalmador, facendoci voler bene dagli isolani che già vorrebbero l’esilio per gli italiani, calciatori e veline inclusi.

Ragazzate su. Bigotti noi che non rubiamo almeno un pezzo di stalattite che ci ha messo 1500 anni a formarsi, mentre andiamo in gita alle Grotte Castellana.

“Cosa sarà mai? Era un sassolino, ce ne sono tanti”.

E poi deve esserci il giusto spirito per affrontare un’estate così pregna di cattivo gusto, devi entrare nel personaggio, lo devi emulare, addirittura parlare e tatuarti come lui.

Certo che se l’esempio è un tal Mr. Gianluca Vacchi (my friend, come ama ripetere Bobo Vieri), cicci cari, manca di base la famosa gnocca che fa il balletto vicino a voi e una smisurata quantità di lingotti d’oro, poi forse riuscirete a fare la tanto aspirata vita da bomber.

E pensare che criticavamo tanto Flavio Briatore e la sua vita Smeralda, ora chissà come se la ride lui a vedere il gregge che bela andando a comandare.

Ecco bravi, perché non ci andate?

Magari su un altro pianeta, ammesso che gli abitanti ve lo permettano e che non stiate sulle palle anche a loro.

#SIETEDEIGRANDIBOMBER  

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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