Dieta miracolosa dr. Lemme, fantozzianamente tragicomica

“Sono un genio”
Finisce così questa dichiarazione piena di umiltà e modestia, con cui ama auto-incoronarsi il dietologo del momento tanto amato dai vip.
Mi correggo, da vip, politici e speranzosi di farsi insultare da colui che medico non è in verità, bensì farmacista, ma poco importa, Lui tutto può.

Alberico Lemme, l’uomo che sussurrava ai ciccioni
Salito alla ribalta per aver fatto dimagrire il Briatore nazionale di ben diciassette chili facendolo assomigliare a Califano senza rughe, con il metodo da lui ideato, sta facendo parlare di sé, non proprio per i risultati ottenuti, quanto per le dichiarazioni infelici che accompagnano il suo operato.
Personaggio singolare, così come la tesi nella quale sostiene che il burro e l’olio non fanno ingrassare, anzi, abbasserebbero il colesterolo.
Avrebbe capito, dopo dieci anni di ricerche, che la caloria è una “bufala” -scusate la battuta- e che per perdere peso serve mangiare determinati alimenti che interagiscono con gli ormoni attivando la biochimica elementare, senza limiti di grammature, pesi o porzioni.

Magnate, gente, magnate
La cosa importante è sganciare trecento euro al mese e ogni due giorni questo mattacchione dello spaghetto vi comunica una combinazione alimentare da assimilare, rigorosamente senza sale.
Olio a taniche, è consentita anche la frittura, ma sale NO, è figlio del Demonio.

Vi riporto un esempio
COLAZIONE- ENTRO LE 9.00
Spaghetti burro e salvia
PRANZO-TRA LE 12.00 E LE 14.00
Tonno fresco
CENA-TRA LE 19.00 E LE 21.00
Cernia

La quantità è direttamente proporzionale alla capacità di trangugiare
Sono lontani quei momenti in cui la carbonara provocava turbamenti.
Con Lemme ciò che mi turba è il pensiero omofono e maschilista che me lo rende indigesto.
Iniziano a formicolarmi le mani e non riesco a non scrivere che chi pensa di spronare una donna a perdere peso dicendole: “Buongiorno cicciona, non si vergogna ad andare in giro in quelle condizioni?”, oppure “testa di donna” usandolo in senso dispregiativo, non ha idea di cosa psicologicamente ci sia dietro ad un disturbo alimentare.

Oltre che umanamente inaccettabile
Ma qui entrerei troppo nel personale e ci vorrebbe un altro post per chi ha avuto i problemi opposti.
E che dire sul fatto che avrebbe pensato anche ad una dieta per i gay, che lui definisce “i così-così”, o quella per quel trombador d’Italy di Berlusconi, per delle performance da podio?

Caro Lemme, guarda che tutto quel burro ti sta appesantendo l’intelletto
Se fosse per provocare l’opinione pubblica sarebbe il caso che lo dicesse, così capiremmo il motivo di cotanta tracotanza e magari cercheremmo di comprendere una filosofia che finora ha come condimento il delirio di onnipotenza.
Invece credo che sia fermamente convinto che non serva un’educazione alimentare corretta e che perdere dieci chili in un mese possa essere salutare e possibile senza ripercussioni.
Al paziente è permesso seguire il suo “seminario” solo dopo aver passato un test che stabilisce se è in grado di intraprendere il percorso di dimagrimento e mantenimento.
Aggiungerei anche di motivazione a base di insulti.

Mi viene in mente la scena di quel capolavoro da oscar mancato che è “Fantozzi contro tutti”, dove il Professor Birkermayer  impedisce al Ragionier Ugo di toccare la piramide di polpette.
“Tu Mancia!!!” sarebbe il grido di esultanza del farmacista in questione.
Senza sale però.
E senza una briciola di critica personale.
Croccante questo Lemme.

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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