Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza: Poesie per gatte governate da Saturno di Francesca Genti è un libro di poesie intenso e accattivante come difficilmente ne troverete in circolazione, perciò accaparratevelo e chiudetevici in casa in un pomeriggio di pioggia.
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Ciò che rimane della nostra vita
Francesca Genti è un’autrice che ti sorprende e ti spiazza quando pensavi che fare poesia oggi fosse diventata non un’impresa ma addirittura un’utopia. Così Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza: Poesie per gatte governate da Saturno é una raccolta di poesie che ti scoppiano fra le mani, ti sorprende e ti commuove prima di sapere esattamente dove ti stia portando.
Se già il titolo è gentilmente accattivante, dovreste leggere almeno una poesia per capire quanta potenza vi sia in questa autrice di quadretti quotidiani appena abbozzati ma profondamente commoventi.
La ricerca linguistica, apparentemente abbandonata e strappata dal quotidiano, in realtà è l’alchimia perfetta tra momenti di constatazione passiva e riflessione poetica su ciò che rimane della nostra vita al netto di tutta la delusione affettiva, sociale e politica a cui siamo costretti a sottostare.
Uno splendido collage frammentario
Così nel libro troviamo diversi spunti e rivoli in cui le poesie scivolano e si collocano, creando insieme uno splendido collage frammentario ed esaustivo della vita ai tempi di Whatsapp. Il fatto che Francesca Genti sia una donna, ovviamente, ha la sua importanza, ma tutto vi aspettereste tranne la gentile brutalità con cui la poetessa gioca prima di tutto con gli stereotipi dell’amore.
Ciao, non sono un panda è una poesia ironica ma profondamente dissacrante in cui la figura femminile non chiede comprensione, aiuto o di essere protetta (il titolo, ok no?), ma chiede passione, amore, emozioni. All’Esselunga dell’amore incede ancora sull’amore, questa volta con quattro righe lapidarie che incidono una profonda verità sulla pelle: il giallo del sole non è bello come quello artificiale e l’amore è diverso da quello sognato. Poche parole per scoprire una sensazione profonda. È stato bellissimo non baciarti potrebbe essere il regalo perfetto ad un pomeriggio di malinconia e dolcezza in cui ci si culla su qualcosa che non è stato. Dividimi in sillabe aiuola invece ci porta nel campo dell’invettiva, del gioco linguistico e della sfida con l’altro sesso.
Le parole, in tutti questi casi, vanno a cadere tutte nello spazio e nel tempo giusto, come in una marcia perfetta verso la celebrazione di qualcosa di grande e potente.

Pennellate leggere
In Mi hai perso la rabbia si intuisce che arriva dal dolore di non aver potuto mostrare sé stessi, mentre in Le cose paje della vita si prende con leggerezza la considerazione che tutti abbiamo amato e siamo stati amati per motivi sbagliati o perché (peggio), come diceva Tenco, “perché non avevo niente da fare”.
Poi ci sono le poesie di una donna che vive il suo tempo e le sue contraddizioni: Tutte dai tre anni in poi, Bimba urbana, Mestruo libero e selvatico, Istruzioni per fare la Rivoluzione oggi, poesie che commuovono per sincerità e spiazzano per lucidità con l’efficacia che solo le poche parole sanno raggiungere. Francesca Genti butta pennellate leggere in grado di descrivere il mondo femminile meglio di un summit sulla condizione della donna oggi.
Personalmente ho apprezzato le parole dedicate a quella insoddisfazione che spesso ci coglie al pomeriggio, quando ti rendi conto che la vita non è quella gara piena di successi che immaginavi e così accade di trovare queste parole in Il mondo come tu lo immaginavi:
si è rotto un pomeriggio
e ti è rimasto poco
Non mancano, anzi sono molto pregevoli, i momenti in cui Francesca Genti torna ad essere poetessa con una forte componente nera e struggente, sempre con grande ironia ma anche grande bellezza. Così sono nate Al Suono ipnotico della lavatrice, poesia straordinaria per pulizia e profondità, e Voglio fare un pic-nic al cimitero, testo semplice e romantico che ricorda un certo gusto gotico leggero e pieno di humor francese.
Un libro di poesie così intenso e accattivante difficilmente lo troverete in circolazione, perciò accaparratevi Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza e chiudetevici in casa in un pomeriggio di pioggia.
Francesca Genti – Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza: Poesie per gatte governate da Saturno – Harper Collins Italia
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