Gio Evan, è artista poliedrico, che ha viaggiato per tra India, Sudamerica, Europa in bicicletta per trovare il variopinto mondo che entra nelle sue parole semplici ed illuminanti come nel caso del suo doppio album d’esordio, Biglietto di solo ritorno. I testi come ovvio nel caso, sono un equilibrio fragile la poesia e il gioco di parola, dove non scappa nessuna vocale senza che sia voluta in quel posto in quel momento. Gio Evan infatti arriva dalla scrittura e “Ormai tra noi è tutto infinito, uscito a Marzo per Rizzoli, è il suo terzo libro. Un’arte semplice ma che porta in sé l’esperienza di chi è alla ricerca della comunicazione in qualunque lingua e attraverso qualunque canale. Biglietto di solo ritorno è un progetto atipico per essere un album d’esordio, infatti le tracce sono 19 e i cd due. Insomma un esordio pieno di cose da raccontare e che non ha paura di confrontarsi con la scarsa attenzione della Spotify generation. Tra i brani sicuramente da segnalare ci sono Sabota, Pignatte,A piedi il mondo e naturalmente Pane in cassetta piccola summa filosofica con una bella melodia e un arrangiamento tra i più riusciti. Molto bella e coinvolgente Il trucco dell’aperitivo, poetica e leggera. Sicuramente un artista da seguire e da apprezzare anche, e sopratutto, per la sua originalità in questo periodo di cloni di cloni.