L’ultimo compagno. Emanuele Macaluso, il romanzo di una vita – Concetto Vecchio – Chiarelettere

“Ogni volta che penso a come eravamo negli anni Trenta, mi viene in mente la faccia triste di Minicu, e lo strazio che proveniva da quella povera casa senza che io potessi farci nulla. Se ho iniziato a fare politica è stato anche perché non volevo sentire più attorno a me quelle grida.”

Forse con questa riflessione si potrebbe sintetizzare il libro che Concetto Vecchio, L’ultimo compagno, ha dedicato a Emanuele Macaluso, Dirigente comunista, sindacalista, giornalista, ma soprattutto uomo che ha vissuto un secolo intero alla ricerca del progresso nel nostro dannato e splendido paese.
Ma saremmo frettolosi a circoscrivere L’ultimo compagno tra le biografie politiche, sbaglieremmo almeno per due motivi. La prima ragione è la penna che firma il libro, Concetto Vecchio giornalista di Repubblica da sempre attento studioso della complessa storia siciliana di inizio Novecento, la seconda perché Macaluso prima di essere stato uno straordinario uomo politico è stato un uomo libero e scevro da qualunque ricatto di potere.
La grande forza di questo libro infatti é sia la capacità di raccontare la vita politica di Macaluso sia quella di incorniciare la medesima nel contesto di un Sicilia che si è mossa (si muove?) sul doppio binario del conservatorismo più interessato e su quello della sperimentazione politica sociale più innovativa. Si pensi alla ben descritta nelle prime pagine del libro riforma agraria siciliana siglata nel 1950, traguardo che portò con se lotte violente fra vecchi poteri e contadini e sperimentalismo politico, da cui nacque in seguito anche il famoso termine milazzismo che indicherà da allora in poi il trasformismo politico. In questa contestualizzazione si muove anche il Macaluso uomo che dovrà scontare sei mesi di carcere per adulterio con quella che poi diventerà la sua compagna e madre di due figli, l’amata Lina.

L’ultimo compagno, ripassare la storia del più grande partito riformista italiano

L’ultimo compagno è un buon modo per ripassare la storia del più importante partito riformista italiano spiando dal buco della serratura nella stanza dei bottoni grazie al pour parler indotto dell’autore e dalla profondità di argomentazione sprigionata dall’intervistato.
Toglie alcuni sassolini dalla scarpa questo libro alla cosiddetta area migliorista del PCI, vessata dall’opinione pubblica come opportunista e troppo attaccata al potere, ma che nelle parole di Macaluso diventa una visione possibilista della realtà che cerca il successo nel risultato e non solo nella lotta.
Analizzare le dinamiche di partito ma anche le dinamiche fra oppositori politici dal primissimo dopoguerra fino agli anni Ottanta è un’approfondimento sentimentale della storia recente che permette di fare i conti anche con personaggi indiscussi, ma che qui si discutono, come nel caso di Sandro Pertini per una volta ritratto uomo e non santo e come tale ancora più apprezzabile in carne ed ossa.
Non può sfuggire la passionalità di un uomo che morirà a novantasette anni, dopo aver visto in piena pandemia Covid, lasciato dietro di sé il profumo irresistibile della vita vissuta, lottata, consumata. Un uomo che amerà molte donne e che riceverà amore e sollecitazioni da esse, ma anche dolore e l’inevitabile solitudine della vecchiaia.
Un uomo disobbediente quando si trattava di vita privata o di libero pensiero, ma pronto a difendere gli interessi del Partito e dell’Idea che a suo modo ha sempre servito con grande devozione e coraggio.

 Quando in un puntata di Mixer dichiarò di Berlinguer che era poco estroverso, forse rivelo qualcosa di sé, di quell’uomo fiero delle proprie scelte e capace di innamorarsi anche ad ottant’anni di una donna, come di un’idea di mondo, come della vita.

Editore:Chiarelettere
Collana:Reverse
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 29 aprile 2021
Pagine: 240 p., Brossura
EAN: 9788832963380

Su Andrea Labanca

Andrea Labanca cantautore, laureato in filosofia e performer, ha scritto tre album impregnati di letteratura. "I Pesci ci osservano" disco della settimana di Fahrenheit Rai RadioTre e "Carrozzeria Lacan" ospitato a Sanremo dal Premio Tenco. Ha collaborato con diversi scrittori (tra cui Aldo Nove e Livia Grossi) e ha lavorato come attore per Tino Seghal. Quest’anno è uscito il suo terzo album, “Per non tornare”, racconto noir-poetico in chiave elettro-vintage.

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