28 domande per innamorarsi di Indyana Schneider racconta una storia d’amore semplice ma che nasconde tanti piccoli dissesti lungo il cammino. Amalia e Alex sono due studentesse di Oxford, che, dopo una ubriacatura decidono di sottoporsi ad un gioco ingenuo: 28 domande a cui rispondere per diventare “amiche”.
L’esperimento di Arthur Aron
Lo psicologo Arthur Aron nel 1997 intraprese una creazione sperimentale di intimità interpersonale, ovvero uno studio su come si possano riprodurre i sentimenti in laboratorio, attraverso artifici. L’obiettivo era soprattutto quello di capire se ci si poteva innamorare in meno di un’ora seguendo un percorso guidato di conoscenza tra due sconosciuti che avrebbe dovuto portare all’innamoramento dopo quarantacinque minuti.
Furono organizzati una serie di esperimenti tra coppie di sconosciuti. Funzionava in modo semplice: le persone entravano in una stanza vuota, si sedevano una di fronte all’altra e iniziavano a rispondere a una lista di 36 domande, fornita dallo psicologo e il suo staff. Quando la coppia di sconosciuti finiva di rispondere dovevano guardarsi negli occhi per qualche minuto.
I risultati furono sorprendenti, le coppie si scoprivano stranamente coinvolti dallo sconosciuto al punto di volerlo rincontrare o comunque ne erano attratti in modo misterioso. La lista delle domande, rintracciabile su internet, va dal semplice al complesso, implicando però in ogni domanda una ricerca interiore e profonda che mette a nudo aspetti della storia e della personalità del soggetto che vi si sottopone.
28 domande per innamorarsi di Indyana Schneider

Indyana Schneider ha preso spunto da questo curioso ed interessante esperimento per provare a raccontare una storia d’amore semplice ma che nasconde tanti piccoli dissesti lungo il cammino.
Amalia e Alex sono due studentesse di Oxford, l’australiana Alex studia canto lirico al primo anno. Nato da una ubriacatura, da una cena un po’ arraffazzonata, le due ragazze decidono di sottoporsi ad un gioco ingenuo da social network, tanto per passare il tempo. Il gioco consiste nell’esperimento poc’anzi raccontato, adattato al libro: 28 domande a cui rispondere per diventare “amiche”.
Se Amalia è da tempo combattuta sul tema dell’eterosessualità, per Alex non è neanche in discussione il tema, quindi da queste 28 domande nascerà, forse, un’amicizia.
Le domande non vengono scandite immediatamente e non si esauriscono quindi in una seduta di laboratorio, ma continuano negli anni, per tre anni precisamente. Dopo questo periodo scopriranno, sorprese, che il loro rapporto è diventato altro rispetto all’amicizia.
Ad ogni domanda segue una discussione, le riflessioni delle due ragazze, citazioni e note margine, le vite delle due studentesse.
Particolarmente piacevoli sono le sottolineature musicali dei vari passaggi, quando la musica arriva a scandire o a colorare un momento particolare della vicenda. È ovvio immaginare ci sarebbero stare vista la carriera da cantante lirica di fama internazionale di Indyana Schneider qui alla sua prima opera letteraria.
La biografica musicale dell’autrice si sente anche nella scelta di un semplice e mai pretenzioso flusso di coscienza nella mente delle due protagoniste, che raggiunge livelli davvero molto toccanti nei momenti in cui la protagonista è la musica o le scelte di vita più profonde.
Bisogna ammettere che la scrittura è molto semplice e a volte troppo poco ricercata, ma la storia ideata da Indyana Schneider è coinvolgente e stuzzicante, permettendo a tutti di entrare molto bene in un mondo adolescenziale che troppo spesso ci manca e di cui abbiamo malinconia.
Come si chiedono all’inizio del libro le due protagoniste citando Zadie Smith: qual è la differenza tra gioia e piacere? La gioia è istantanea e poco governabile, mente il piacere è più costante? Probabilmente sì, allora forse anche l’innamoramento, seppure guidato all’inizio da un esperimento psicologico, diventa quel sentimento che scopriamo per caso a sorprenderci all’improvviso.
Indyana Schneider – 28 domande per innamorarsi – Atlantide
Traduzione: Veronica La Peccerella