Gli Usa sosterranno l’Italia nel ruolo di guida in Libia. Ad affermarlo il segretario alla difesa americano Ash Carter: “Al momento in Libia non vogliono interferenze straniere, ma quando sarà formato un governo, saremo sicuri che chiederanno il nostro aiuto”
“L’Italia si è offerta per rivestire un ruolo guida in Libia. E noi abbiamo già promesso che la sosterremo con forza“. Lo ha affermato il segretario alla Difesa americano, Ash Carter, nel corso di una conferenza stampa. Carter ha inoltre sottolineato che la coalizione internazionale anti-Isis entrerà in campo “quando si sarà formato un governo libico, speriamo al più presto”. Dunque il nostro Paese è in prima linea per il comando di una missione in Libia e gli Stati Uniti sono pronti ad appoggiarci. Per Carter occorre riportare al più presto il Paese nordafricano in un quadro di stabilità, perché il caos non fa altro che dare linfa all’espansione dello Stato islamico. E quando ci sarà un nuovo governo, ha sottolineato il capo del Pentagono, gli Usa sono pronti a garantire il massimo sostegno “già promesso” all’Italia”. “Ai libici – ha ammesso Carter – non piace l’idea di un intervento esterno straniero, così come non piace che qualcuno entri nel Paese per prendersi il loro petrolio“. Ma “siamo certi”, ha proseguito, “che quando il governo sarà nato, e speriamo accada presto, chiederà un aiuto internazionale”. A Tobruk tuttavia, dove è attesa già da qualche settimana la fiducia all’esecutivo proposto da Fayez Sarraj, il voto continua a essere rinviato. Una riunione dell’Assemblea prevista per lunedì si è risolta nell’ennesimo nulla di fatto. “Preoccupa lo stallo in Libia”, ha scritto il premier Matteo Renzi nella sua E-news, mentre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha sottolineato i timori italiani per i fenomeni di terrorismo nel Paese incontrando a Gerusalemme il suo omologo Moshe Yaalon.