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Femen arrestate in marocco, protestavano contro processo a omosessuale

Due appartenenti al gruppo attivista Femen sono state arrestate davanti a un tribunale di una città marocchina perché protestavano contro un processo a un ragazzo omosessuale. Si riaccende il dibattito sui diritti umani in Marocco

Due attiviste del gruppo Femen sono state arrestate ieri perché hanno protestato in topless davanti a un tirbunale marocchino. Oggetto del contendere il processo a un ragazzo omosessuale.  L’omosessualità in Marocco è considerata un reato punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni. Il 9 marzo scorso un uomo gay sulla trentina è stato aggredito da tre uomini che hanno fatto irruzione nella sua abitazione e, dopo averlo picchiato, lo hanno trascinato in strada. La vittima è stata arrestata lo stesso giorno per “atti sessuali contro natura” e già condannata a quattro mesi di carcere. Mentre gli aggressori sono stati accusati di “ingresso forzato, ricorso alla violenta e possessori di armi”. Gli abitanti di Béni Mellal si sono riuniti in tribunale per chiedere la liberazione degli aggressori, mentre alcune attiviste Femen hanno manifestato in topless per denunciare lo stato di omofobia in Marocco.

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