Serena-Williams-Australian-Open-2019

Australian Open 2019 – Pagelle Serena Williams vs Simona Halep 6-1 / 4-6 / 6-4

Serena Williams vs Simona Halep 6-1 / 4-6 / 6-4

Hanno dato spettacolo le due numero uno del tennis femminile (Halep in classifica Wta, Williams in classifica reale), dando entrambe fondo alle loro personali riserve di forza, energia, resistenza fisica, grinta, tigna, nervi. Ha vinto una straordinaria mamma Serena, che ha avuto dalla sua un servizio devastante, che l’ha tenuta a galla nei momenti più delicati, come d’altronde è sempre avvenuto nella sua carriera. Dopo un primo game di riscaldamento, Serena asfaltava nel primo set la rumena, incapace di arginare la forza travolgente dell’americana. Sembrava profilarsi un match veloce, invece venivano fuori tutte le qualità tennistiche, atletiche e mentali della Halep, che migliorava notevolmente l’incisività della prima di servizio e la profondità e precisione di tutti i colpi da fondo campo. E non sbagliava più nulla. Nel terzo set, Serena alzava ancora di più il livello, Simona pagava qualche seconda di servizio di troppo nel settimo game e subiva il break decisivo.

Serena Williams 8,5

Straordinaria per determinazione e grinta mamma Serena. La qualità dei suoi colpi rimane intatta, nonostante l’avanzare dell’età e del peso. Non molla un colpo, è lucidissima al servizio, anche a livello atletico sembra non aver accusato troppo la maternità. La sua risposta (sulla seconda) è spesso più veloce del servizio dell’avversaria. Vuole un altro Slam, a tutti i costi.

Simona Halep 7

Dimostra di meritare la vetta della classifica. Impotente nel primo set, nel secondo si rilassa e cambia decisamente marcia, sbagliando poco o nulla, muovendosi dannatamente bene e spostando in continuazione l’avversaria. Sfodera numerosi colpi vincenti in corsa, tutti da applausi, specie col rovescio. Dal punto di vista tecnico, paga una seconda di servizio che l’americana aggredisce senza scampo, ma ha poco o nulla da rimproverarsi, contro una forza della Natura.

Su Dario Macrì

L'ego mi costringe a dire che sono un giornalista. Ma proprio il fatto che esterni tale conflitto è opera stessa dell'ego, che esulta. E questo è solo un accenno della contorta battaglia interiore che si combatte in me soprattutto fra petto e bocca dello stomaco. Dalla Calabria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.