Gentile Redazione,
sono un insegnante di matematica che proviene da Crotone e lavora a Milano. Naturalmente sono molto grato al capoluogo lombardo per avermi accolto dandomi un impiego e rimango comunque molto legato alla mia terra d’origine, dove per altro sto passando le mie sempre troppo brevi vacanze.
Vi scrivo a seguito di molte discussioni avute con i miei amici nelle serate vacanziere. Molti di loro, anche se non tutti, mi danno addosso perché voto Lega e approvo la politica di Salvini. Non voglio entrare nel merito della questione, ma solo rispondere a chi mi dice che fino a ieri la Lega aveva nei confronti dei terroni l’atteggiamento che ha ora verso gli immigrati.
Sbagliate cari miei, sbagliate di grosso. La lega ha capito di avere sbagliato e che quelli del sud sono suoi fratelli perché italiani e noi italiani veniamo prima. Quelli verso i meridionali erano atteggiamenti dettati dalla superficialità dell’abbraccio di luoghi comuni. Poi hanno capito che, essendo italiani, anche i meridionali vanno difesi. Difesi dai migranti che vengono in Italia a rovinare la nostra bellissima terra e a molestare la brava gente. D’altronde è palese anche ad occhio nudo: un meridionale, per quanto abbronzato sia, non è nero come gli immigrati.
Quindi io dico: bravo Salvini! Hai riportato la Lega sui binari giusti ed hai capito chi è il vero nemico.
Voi cosa ne pensate?
Mimmo (orgogliosamente) da Milano
Carissimo Mimmo,
ti ringraziamo per la tua lettera che ci fa capire come in questa nostra Italia alberghi ancora acume e buon senso. Il fatto che persino tu, un calabrese, abbia compreso l’evoluzione di Salvini da burbero appassionato dedito ai canti popolari a statista raffinato e capace, ci rende colmi di gioia e speranza. Tu -nonostante la limitata capacità di comprensione data dalla tua razza e dalla propensione a strafogarti di pane, panelle e cozze- hai perfettamente colpito nel segno e sono ridicoli coloro che non perdonano alla Lega alcuni peccatucci di gioventù. Del resto, qualsiasi grande movimento ha bisogno di tempo, deve passare attraverso fasi di crescita, momenti fondamentali in cui il pensiero politico si sgrezza per diventare un diamante lucente che possa far da guida a un intero popolo. Successe così con il nazismo, non vediamo perché questo tempo non possa essere concesso anche alla Lega.
Tornando allo specifico della tua questione: sì, hai pienamente ragione, il terrone in questi anni ha subito un ridimensionamento dovuto alla pericolosità sociale data dai negri, che vengono qui, ci stuprano le donne e ci rubano il lavoro. Quello che però non hai compreso, caro Mimmo, è ciò che sta alla base di questo cambiamento di visione. Ora, per favore, abbandona per un attimo il mandolino e ascolta: è vero, voi terroni siete definibili italiani, lo sancisce quello schifo di costituzione che ancora abbiamo in vigore, ma non è certo questo che vi ha reso immuni dalle ire del nostro condottiero Matteo. I detrattori direbbero che visto che ormai la Lega è al potere ha la necessità di far passare il messaggio che il governo, le regioni e quant’altro hanno abbandonato gli sprechi di sempre diventando un modello di virtuosità operativa. In realtà, la scelta di concentrarsi sul pericolo dato dall’immigrazione è figlio di un ragionamento politico molto più fine, che sa guardare al futuro ma anche alla contingenza.
Per farla breve: sulla tematica lavoro voi terroni scansafatiche impenitenti, siete meno pericolosi di un eunuco in un harem, c’è voluto un po’ per razionalizzarlo, ma ce l’abbiamo fatta.
Se anche tu vuoi sottoporci un quesito esistenziale, politico o amoroso, scrivici all’indirizzo info@estetica-mente.com, saremo ben felici di risponderti e migliorarti la vita