di Francesca Izzo, Ilaria Dui, Linda Geninazza
Tra quarantene e biglietti Ryan Air non rimborsati, tra zone gialle, rosse, blu, glu glu e tra green pass e botte di Astra Zeneca, siamo arrivati a Natale 2021 e a un passo dal 2022 vivi e in zona bianca (forse). Successi non da poco, di questi tempi.
La rubrica #dazeroanovantaove nasce dall’idea di tre amiche (Francesca direbbe “piano con i termini”) che si sono appassionate di letteratura per l’infanzia sia grazie a un istinto naturale, sia a un amore trasmesso dai docenti della nostra Università degli studi di Milano Bicocca…ah, quei bei tempi in cui si beveva caffè da 0,20 centesimi perché ci dava un brio di vita.
Come regalo di Natale, vogliamo donarvi la nostra playlist che un po’ ci rappresenta e ci presenta.
Per chi soffre di manie di protagonismo e, come Ilaria, adora tenere banco a cene, serate e riunioni, consigliamo un Natale ricco di pagine di Lester e Bob.
A chi – come Ilaria – ama i giochi di parole, che danno ritmi alle immagini e fanno fare inferenze personali e interpersonali, cercando poesia sotto al proprio disordinato letto, consigliamo “Guarda sotto il letto se c’è della poesia”.
A chi – come Ilaria – ama i cani e odia i pregiudizi, a chi piace giocare nella neve e combattere stereotipie, consigliamo Cane Nero, per essere guidati tra finestre e scivoli alla riscoperta degli altri.
A chi – come Linda -, di notte Sulla strada di casa, si lascia guidare dall’anima della città e non da Google Maps, a chi si perde ad occhi aperti in sogni impossibili, a chi trova nei paninari degli ottimi conversatori della notte, a chi gioca al buio, a chi cerca la luna e il suo cammino e a chi a Natale addobba la sera con le lucine tirate lungo i balconi.
Già, Che cos’è l’amore?
A chi sa di non sapere, ai viaggiatori, a chi tesse sofisticate ragnatele sentimentali e ci si ingarbuglia, a chi sfugge il fatto che l’amore – forse – è proprio quel pezzo di Terra su cui poggiano i nostri piedi e a chi si fa accarezzare dal delicato profumo del giardino di casa.
Chi soffia su tutti i soffioni che incontra, a chi non lascia il tempo al caffè di freddarsi, a chi teme i segni del tempo trascurando l’impegno che questo ci mette, a chi pensa che i pensieri neri non svaniscano e a chi crede che l’amore è cieco, perché deve vederci benissimo per poter non andarsene mai. Mai
A chi – come Francesca- ha tanti sogni nel cassetto ma non riesce a crederci fino in fondo. A chi porta avanti il proprio sogno con coraggio, nonostante tutto.
A chi – come Francesca- ama attraversare quel muro, perdersi e, solo dopo un po’, ritrovarsi.
A chi – come Francesca- vive tra mille contraddizioni. A chi un giorno è tante cose e un giorno non è niente. A chi è semplicemente se stesso.
Photo by Elena Mozhvilo on Unsplash