Mi sono innamorato di questo film esattamente alla fine di questa scena. Il monologo iniziale con cui V si presenta alla bella Evey è geniale, non soltanto per l’effetto straniante delle sue parole, la cui forbitezza è accentuata anche dal fatto che prima di pronunciarle ha mazzuolato ben bene due loschi figuri, ma per la costruzione del periodo, così complessa ed elaborata. Vale la pena di ascoltarla (sotto il video), ma anche di leggerla. Quante V riuscite a contare?
La trascrizione del monologo
“Ma in questa notte estremamente fausta, permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa ‘Dramatis Persona’.
Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L’unico Verdetto è Vendicarsi… Vendetta… E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.“